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La Bibbia è ricca di personaggi e di storie familiari: Caino e Abele, Noè, la torre di Babele, le piaghe d'Egitto, Mosè che apre il Mar Rosso, Davide che, con la sua fionda, abbatte Golia. Questi testi sono all'origine di numerose interpretazioni giudaiche e cristiane. Tra queste interpretazioni di grande valore è il Midrash, opera intellettuale, spirituale e letteraria redatta dai rabbini del primo secolo della nostra era. Ma che cosa è il Midrash? Una raccolta di storie? Dei commentari? La risposta non è molto semplice. Il Midrash è prima di tutto un modo di leggere, di comprendere e di interpretare la Bibbia che permette di andare oltre il senso apparente del testo e di accedere ai significati più profondi e nascosti. Il Midrash è un'interrogazione continua sul rapporto di Dio con il mondo, tra Israele e le nazioni, tra l'uomo e la sofferenza. Perché Dio è apparso a Mosè nel roveto ardente? Perché le mura di Gerico sono cadute al settimo giorno, il giorno di sabato? Salomone è davvero giusto? Perché Giuseppe è stato venduto dai fratelli? Perché Mosè non è entrato nella terra promessa? Questo libro di José Costa propone un percorso di lettura di testi rabbinici che commentano cinquanta brani biblici tra i più conosciuti, intriganti e tragici. Una vera introduzione alla sconfinata ricchezza dell'universo dell'infinita interpretazione della Torah da parte dei Maestri ebrei che, di generazione in generazione hanno letto, commentato, vissuto gli insegnamenti di Dio.